Lisca bianca, ragazzi a rischio premiati per il restauro della storica barca
Elio Lo Cascio, dell’Istituto don Calabria di Palermo, parla del progetto a cui lavorano 10 giovani, tre dell’istituto penale Malaspina e gli altri della comunità terapeutica. Due i riconoscimenti: il Trofeo del Mare 2014 e il premio per il miglior video da Fondazione con il Sud
PALERMO – Lisca Bianca è un progetto innovativo che si consolida come un modello pilota per tutto il sud. A confermarlo il conferimento di due premi ricevuti a distanza di pochi giorni. Il primo premio ricevuto è stato il Trofeo del mare 2014 di Pozzallo, conferito all’associazione Apriti cuore per il restauro, ancora in corso, del mezzo nautico Lisca Bianca, affidato ai ragazzi dell’istituto penitenziario Malaspina di Palermo e all’Istituto Don Calabria, centro di recupero per tossicodipendenti di Trabia.
L’altro riconoscimento di valenza nazionale è stato assegnato dalla Fondazione con il Sud all’interno del contest “Una storia con il Sud”. La Fondazione ha voluto così premiare il video che racconta il progetto, proposto dall’associazione Apriti cuore di Palermo e realizzato dal video-maker Enrico Montalbano, riconoscendolo come in grado di promuovere, diffondere e far conoscere le buone pratiche avviate nel meridione.
“Per Lisca Bianca il premio del Trofeo del Mare è stato un riconoscimento del lavoro svolto fino ad oggi, intenso e appassionato – dice Elio Lo Cascio uno dei coordinatori del progetto dell’istituto Don Calabria -, ed è un’ulteriore spinta a continuare secondo le ‘regole’ non scritte del popolo del mare, di cui ci sentiamo e vogliamo essere parte attiva. Il progetto è innovativo perché sposa da una parte la passione per il mare, in questo caso la vela solidale, e dall’altra la causa sociale per la tipologia dei ragazzi che ci stanno lavorando”. “Nel video poi premiato da Fondazione con il sud i ragazzi raccontano la loro esperienza ed è molto interessante”.
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