LiscaBianca su Farevela

Palermo- LiscaBianca, il Carol ketch di 36 piedi su cui i coniugi Albeggiani compirono il loro primo giro del mondo (raccontato poi nel fortunato libro “Le isole lontane”, edito da Brotto Editore) tra il 1984 e il 1987, sta per vivere una seconda giovinezza. Infatti, dopo gli anni dell’abbandono e il conseguente deterioramento, sarà restaurata dalla comunità terapeutica per tossicodipendenti di Sant’Onofrio, sulle colline palermitane, per volontà dei parenti degli Albeggiani che hanno deciso di ceder loro il ketch. Con la supervisione del maestro d’ascia Treviso, che costruì negli anni ’80 l’imbarcazione, e al significativo supporto di Attilio Albeggiani, yacht designer siciliano e figlio di Sergio e Licia, la comunità lavorerà in questi mesi al suo restauro e, una volta varata, la impiegheranno per scopi sociali e di promozione della cultura marinara (crociere didattiche, laboratori di educazione ambientale, velaterapia…). Scopo del restauro è, infatti, il re-utilizzo di Lisca Bianca per l’integrazione e l’inclusione sociale di soggetti svantaggiati – giovani in difficoltà o a rischio di devianza, accolti all’interno di comunità per minori, strutture di prima accoglienza, comunità per tossicodipendenti, centri aggregativi, disabili psichici e fisici – utilizzando quali “strumenti” educativi e terapeutici il mare e la navigazione. Navigare è infatti un modo per imparare a stare insieme, per riscoprire valori importanti e fondamentali come la collaborazione, l’aiuto reciproco, la solidarietà, il senso di responsabilità verso gli altri, l’amore per la natura. Il progetto si deve soprattutto all’iniziativa di Francesco Belvisi, yacht designer, ed Elio Cascio, sociologo e mediatore penale, i quali decidono di unire la comune passione per la vela e le rispettive specifiche competenze per fondare l’associazione Lisca Bianca ed organizzare il recupero e la valorizzazione dell’imbarcazione e della sua storia. Le operazioni di restauro porteranno dapprima i lavoratori a smantellare coperta, interni e allestimenti e sverniciare lo scafo e le strutture. Eseguito il calatafaggio, lo scafo verrà impregnato con resine epossidiche al fine di ridurre le future operazioni di manutenzione. Quindi verranno riassemblati e sostituiti i pannelli in compensato delle compartimentazioni interne e della coperta. Si procederà montando le ferramenta originali e quanto altro non deperito. Verranno realizzati gli impianti ex novo ed il motore sarà rigenerato o sostituito. Verrà revisionata l’intera attrezzatura (vele, manovre fisse e correnti) e si realizzeranno le cuscinerie e tutti gli allestimenti danneggiati dal tempo. Infine saranno ripristinati il bagno e la cucina. Di fondamentale valore sarà il contributo del costruttore della barca, che ha già manifestato il desiderio di indirizzare i lavori verso una direzione consona e coerente con la costruzione originale. A tal proposito ricordiamo che Lisca Bianca è un Carol ketch di 36 piedi nato dalla matita del texano John G. Hanna nel 1924, sorella maggiore del famoso Tahiti Ketch. E’ stato varato nel 1981 dal cantiere siciliano Treviso di Porticello. La costruzione è in fasciame di iroko su ossatura in rovere, con la zavorra in ghisa e la coperta in teak. La chiglia lunga e l’armo a ketch garantiscono eccellenti stabilità di rotta e governabilità. L’imbarcazione presenta un pozzetto centrale con annessa pilot-house e a poppa una piccola cabina. Scendendo si incontrano un comodo e ampio quadrato e una cabina di prua con bagno.