Un restauro fedele, con uno sguardo al futuro…

Il restauro di LiscaBianca è un’operazione complessa, lunga, durante la quale non vengono prese in considerazione “soltanto” le qualità e le caratteristiche originali del Carol Ketch ma anche e soprattutto gli utilizzi a cui verrà destinata l’imbarcazione una volta rimessa in acqua.

Come ci insegna Sergio Albeggiani ne “Le Isole Lontane”, la scelta era ricaduta sul Carol Ketch in quanto forte, resistente, spaziosa. Insieme a Licia, il progetto era preciso e definito: viverci in due e navigare intorno al mondo. Serviva una barca da abitare, comoda.

Ora noi sappiamo bene che la “nuova” LiscaBianca sarà destinata alla navigazione con persone disabili e nel restauro si cerca di fare in modo che ciò che è modificabile, adattabile, adeguabile venga ridisegnato e ricostruito in accordo con questa logica.

Di seguito una relazione tecnica ad opera di Luigi Airò e Francesco Belvisi che spiega quali modifiche sono state previste e implementate.

Relazione tecnica sulle trasformazioni effettuate su Lisca Bianca per  renderla più idonea all’uso con diversamente abili.

Si sono effettuate, nell’atto della ricostruzione, alcune piccole modifiche, prevalentemente della tuga e dei fascioni di contenimento del pozzetto, al fine di rendere più agevole l’uso delle carrozzine per disabili a bordo. Si è anche cercato di raccordare meglio la Pilot house con la tuga ma a soli fini estetici, ed esattamente:

 

Piano coperta newPiano coperta old

Pilot House newPozzetto newTuga poppa newTuga poppa oldTuga prua newTuga prua old